Correre o camminare: cosa è meglio?
Entrambe le attività apportano benefici fisici e mentali. Praticate in modo regolare sono veri e propri antistress, dal momento che stimolano la produzione di serotonina e di endorfine. Entrambe contribuiscono a ridurre il rischio di depressione e ansia, aiutando a liberare la mente da preoccupazioni e pensieri, migliorando l’umore e la fiducia in se stessi. Dal punto di vista fisico, invece, migliorano l’efficienza dell’apparato cardio-respiratorio, rinforzano il sistema immunitario e migliorano la qualità del sonno. Camminare a un ritmo sostenuto rappresenta probabilmente la forma di esercizio più semplice.
È un’attività alla portata di tutti, adatta anche alle persone anziane o in sovrappeso: passeggiare in modo regolare rappresenta un toccasana per l’apparato muscolo-scheletrico, migliorando postura, forza e flessibilità. La corsa è un’attività aerobica che regala notevoli benefici, in particolare a cuore e polmoni. Praticarla in modo costante agisce positivamente su glicemia, pressione sanguigna e frequenza cardiaca, inoltre aumenta il colesterolo buono (Hdl). Le linee guida dell’Oms raccomandano almeno 150-300 minuti a settimana di camminata veloce o corsa lenta, oppure almeno 75-150 minuti di corsa sostenuta. L’ideale? Un’alternanza di camminata e corsa per tutta la settimana.