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Parkinson, nuove prospettive di cura

Parkinson, nuove prospettive di cura

Parkinson, nuove prospettive di cura

Parkinson, nuove prospettive di cura

Una ricerca condotta dall’I.R.C.C.S. Neuromed, in collaborazione con l’Università Sapienza di Roma e altri centri internazionali, ha evidenziato come un particolare recettore nervoso, mGlu3, possa avere un’azione protettiva nell’evoluzione della malattia di Parkinson. Il recettore mGlu3 è stato studiato sia in modelli animali che in pazienti umani. I risultati hanno mostrato che gli animali privi di mGlu3 avevano un livello di danno neuronale e di infiammazione cerebrale più grave rispetto ai topi normali.
“I nostri risultati aprono la possibilità di sviluppare farmaci innovativi mirati a ridurre il danno neuronale – commenta il prof. Giuseppe Battaglia, Professore Associato di Farmacologia presso l’Università Sapienza di Roma e componente del laboratorio di Neurofarmacologia dell’IRCCS Neuromed – Ma dobbiamo anche considerare che questo recettore non è solo un potenziale bersaglio terapeutico: è anche una chiave per comprendere meglio i meccanismi molecolari alla base della neurodegenerazione”. I risultati, promettenti, potrebbero gettare le basi per una nuova strategia terapeutica volta a rallentare la progressione della malattia di Parkinson.

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